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Incerta l'etimologia: qualcuno ricava dallo stemma del paese, (leone rampante con grappolo d'uva) e dalla fonetica, che possa derivare da Moscato, qualità d'uva coltivata nella zona.
Ciò sarebbe confermato anche dai nomi di alcune borgate, come Longovina, lunga vigna. Ritrovamenti effettuati dai ricercatori del Gruppo Grotte Gavardo attestano la presenza dell'uomo preistorico a Cà dell'Alva. Giunsero quindi i liguri nel IV o V secolo a.C. gli Etruschi ai quali fecero seguito i Galli Cenomani.
Memoria di queste genti è rimasta in alcuni toponimi come Burago e Terzago e nel culto del Dio Mercurio, continuato dai Romani che ridussero all'obbedienza i Cenomani nel 197.
Un chiaro riferimento al castrum romano è nel nome Castrezzone, castra-zone, che sorgeva lungo l'antica strada. Il culto romano di Mercurio è attestato da una lapide trovata a Moniga del Bosco, incastrata successivamente nella scala di accesso alla Chiesa di S.Rocco, in cui si legge: "Deo Merc. M. NON. ARR. PAULINUS APER C.I. PRO SALUTE SUA U.S.L.M.".
Tale lapide documenta la presenza della famiglia dei Noni Arii che qui aveva possedimenti. Il territorio era attraversato dalla strada romana che, staccandosi dalla Via Emilia (Milano-Bergamo-Brescia-Verona) a Carzago, passava da Bottenago, Casrezzone, Cà dell'Alva, S. Quirico e Bocca di Croce, conducendo quindi alla Riviera e alla Valle Sabbia. La videnda storica di Muscoline fu fortemente legata a quella di Gavardo e dei centri vicini; la popolazione soffrì, in particolare, per le molte battaglie che si svolsero attorno alla vicina Rocca di S.Martino, definitivamente distrutta nel XIII secola dai Guelfi Bresciani.